There will be only one religion at the base of which is respect and deep love for yourself.
Tuesday 29 January 2019
Tuesday 8 June 2010
Corsi evolutivi
L´
evoluzione non ě altro che l´ acquisizione e l´accattatazione di nuovi concetti
che portano ad abitudini, costumi e modi di vivere generalizzati su tutto
il pianeta.
L´unico
strumento per accelerare il processo evolutivo ě la istruzione, cioé la
trasmissione della conoscenza ai bambini fino dall´etá di tre anni. Cosí come
imparano a parlare, a leggere e a scrivere devono imparare a vivere nel modo
corretto senza preconcetti o pressioni di alcun tipo e devono assolutamente
imparare queste sette materie fondamentali per diventare persone libere ed
evolute:
1. EVOLUZIONE
/ ISTRUZIONE
2. NATURA
/ ambiente
3. RELIGIONI
4. ALIMENTAZIONE
5. AMMINISTRAZIONE
PUBBLICA / politica
6. LINGUA
7. EDUCAZIONE
CIVICA / etica
1. EVOLUZIONE
/ ISTRUZIONE
L´evoluzione
della razza umana dipende dal sapere, dalle informazioni e dalla conoscenca.
Quanto prima il soggetto acquisisce la conoscenza di base a disposizione, tanto
prima é in grado di usare questo sapere per svilupparlo e per progredire nella
sua evoluzione.evolversi é anche la capacitá di rompere con le tradizioni e usi
comuni e affermare delle abitudini e comportamenti nuovi, anche molto diversi
da quelli usati fino ad ora. I cambiamenti sono sempre stati molto difficili da
accettare dalla massa. Č´é chi si evolve prima, chi dopo e chi molto piú tardi.
Le eccezzioni che emergono dalla massa sono da sempre cosiderati dei diversi, a
volte pazzi, a volta portatori del male e per questo, se fortunati, esclusi e
censurati, altrimenti eliminati.
2. NATURA
/ ambiente
Tutti
parlano della natura come di una cosa a noi estranea; la natura soffre, la
natura contaminata, la natura distrutta ..... E allo stesso tempo é luogo
comune per tutti dire madre natura. Voltiamo pagina, apriamo gli occhi, la
natura sei tu, siamo tutti noi e tutto quello che é sempre esistito prima
dell´intervento autodistruttivo dell´uomo. Distruggendo la natura distruggiamo
noi stessi perché ne siamo parte integrante i inscindibile, noi siamo natura. Ě
tanto semplice e ovvio che nessuno ci pensa. Dobbiamo solo amarci e voleci bene
per avere un mondo ideale.
3. RELIGIONI
Le
religioni sono la vera causa o la scusa per la maggior parte dei conflitti,
delle ingiustizie, delle persecuzioni e delle sofferenze nel mondo. Queste
associazioni dovrebbero essere, in un primo tempo, estromesse dalla
amministrazione degli stati e gradualmente riportate al ruolo che gli compete e
cioé di associazioni umanitarie a fin di bene che con il loro lavoro aiutano i
bisognosi, i poveri e i meno fortunati. Il tutto a fin di bene, perché votati
all´amore per il prossimo, senza sfarzi, in modo modesto e riservato.
4.
ALIMENTAZIONE
Tutti
i fenomeni dell’universo tendono all’equilibrio dello yin e dello yang, e la
malattia non ě altro che il risultato della rottura di questo
equilibrio. La malattia ě un eccesso di yang ovvero una carenza di yin,
oppure una sovrabbondanza di yin e quindi carenza di yang.
L’ALIMENTAZIONE QUOTIDIANA DEVE ESSERE IMPOSTATA SOPRATTUTTO SU:
1.
Cereali integrali in chicchi (il 50 % del pasto): riso a chicco tondo (piů
adatto in inverno), riso a chicco lungo (piů adatto in estate), riso basmati,
orzo, miglio, farro, frumento (a meno che non si abbiano intolleranze al
glutine), avena, grano saraceno, mais, segale. I cereali in fiocchi possono
essere consumati come colazione al mattino (messi nel té bancha caldo), oppure
aggiunti nelle zuppe, tuttavia con moderazione. I cereali in fiocchi devono
essere integrali, senza zucchero, senza conservanti, piú al naturale possibile.
Il muesli invece ě sconsigliato.
2. Verdure di stagione crude e cotte (il 30 % del pasto). Tra le verdure consigliate abbiamo: carota, cipolla, porro, foglie verdi, broccoli, insalate varie, cavoli di tutti i tipi, cavolini di Bruxelles, cavolo-rapa, radicchi vari, cime di rapa, finocchio, sedano, sedano-rapa, rape, ravanelli, zucca, prezzemolo (in piccole quantitá), scalogno, fagiolini, verdure selvatiche e radici.
Variare
il tipo di cottura delle verdure: saltate in padella con poco olio, al vapore,
lessate, scottate per 2-3 minuti in acqua bollente, cotte nella zuppa con un
cereale. Evitare rigorosamente i funghi di qualunque tipo e le verdure
della famiglia delle Solanacee, cioě patate, pomodori, peperoni,
melanzane. I funghi sono un alimento energeticamente squilibrato per
eccesso di yin, mentre patate, pomodori, peperoni e melanzane sono parti di
piante nel loro complesso tossiche per la presenza di alcaloidi.
3. Legumi (il 10 % del pasto, al posto di carne o pesce): lenticchie decorticate, lenticchie verdi, ceci, soia gialla, soia verde, soia nera, fagioli di tutti i tipi, piselli, fagioli rossi giapponesi azuki. Per rendere i legumi piů digeribili ed evitare i gas intestinali, soprattutto in chi soffre di colon irritabile, passarli al passaverdura dopo averli lessati, oppure aggiungere nella pentola, all’inizio della cottura, un pezzo di alga kombu (l’alga, a cottura ultimata, puó essere mangiata oppure gettata via).
4. Frutta di stagione (il 10 % del pasto). Evitare i frutti tropicali ed esotici in genere. La frutta cruda a fine pasto tende ad acidificare il sangue, quindi ě meglio consumarla fuori pasto, oppure mangiarla cotta. Il frutto piú equilibrato ě la mela; seguono ciliegie, pesche, albicocche, uva bianca, susine, prugne, pere, fragole, mirtilli, lamponi, more, cocomero, melone.
5. Carni bianche e pesci a carne bianca (con moderazione: massimo 3-4 volte la settimana). Tra le carni bianche preferire quelle meno grasse; tra i pesci evitare i crostacei, preferire i pesci piccoli o di medie dimensioni, sia di fiume che di mare. Se si mangia carne o pesce, evitare nello stesso pasto i legumi, in quanto l’apporto proteico ě giá dato dal cibo animale. Alla carne ě possibile sostituire il seitan, derivato del glutine di grano (a meno che non si abbiano intolleranze al glutine), nonché le varie crocchette a base di soia e verdure giá pronte nei negozi specializzati.
6. Pasta integrale (saltuariamente). Ogni tanto, per sostituire il cereale in chicchi, si puó consumare pasta integrale, oppure cuscus (semola di grano lavorata con acqua e farina) e burgul (grano cotto a vapore e macinato).
7. Alghe marine (il 2 % del pasto). Le alghe, aggiunte nella pentola, si usano per la cottura di legumi e cereali; nelle zuppe, tagliate a striscioline insieme alle verdure, possono essere mangiate cotte. Tra le alghe, le piů comunemente usate sono la kombu, la wakame, la dulse, la arame, la nori. La arame e la nori, di sapore piů leggero, una volta tenute un po’ in acqua e fatte rinvenire, sono appetibili anche mangiate crude in insalata insieme ad altre verdure.
8. Frutta secca, come castagne, nocciole, noccioline, mandorle (con moderazione, di tanto in tanto; assicurarsi che nocciole, noccioline e mandorle siano tostate e salate). Le noci ě meglio evitarle.
Riassumendo, ogni pasto deve essere cosě composto:
50
% di cereali integrali in chicchi (saltuariamente pasta integrale, cuscus
o bulgur);
20-30 % di verdure di stagione cotte e crude (escluso funghi, patate, pomodori, peperoni, melanzane);
10-20 % di carne bianca o pesce (non tutti i giorni), oppure legumi, oppure seitan, crocchette di soia e simili;
20-30 % di verdure di stagione cotte e crude (escluso funghi, patate, pomodori, peperoni, melanzane);
10-20 % di carne bianca o pesce (non tutti i giorni), oppure legumi, oppure seitan, crocchette di soia e simili;
10
% da dividere tra: frutta fresca di stagione; frutta secca; alghe; dessert
vari senza zucchero né latticini.
ALTRI CONSIGLI:
ALTRI CONSIGLI:
In
generale, ridurre il consumo di prodotti di origine animale e di alimenti
raffinati, di farine, salse, sughi e intingoli vari. Evitare gli
affettati, gli insaccati, le carni rosse, la selvaggina. Quanto alle uova, se
le si evita ě meglio; lo stesso vale per le frittate e per l’uso delle
uova nella preparazione di piatti di vario tipo. Eventualmente, non mangiare
piů di 2 uova al mese. Come legante per polpette e simili, al posto delle uova
si puó usare mollica di pane bagnata. Cercare di consumare prodotti integrali,
meno raffinati possibile, e sempre provenienti da agricoltura biologica.
Eliminare del tutto lo zucchero bianco e i dolci di tipo tradizionale contenenti zucchero bianco. Lo zucchero raffinato produce debolezza mentale, disturbi nervosi e ansiosi: alla prima fase di euforia data dallo zucchero segue la seconda fase di ipoglicemia che dá debolezza. Come dolcificanti, preferire: in primo luogo i malti di cereali (malto di riso, di orzo, di mais, di miglio); in secondo luogo sciroppo di frumento e sciroppo di riso; in terzo luogo (ma sarebbe meglio evitare), lo zucchero di canna integrale non raffinato muscovado o mascobado.
Il
miele ě sconsigliato, in quanto troppo zuccherino e in quanto prodotto di
origine animale. Lo sciroppo di acero ě troppo dolce e troppo raffinato, quindi
deve essere evitato.
Come
dolci da eliminare si intendono anche quei prodotti da forno (briosce,
biscotti, paste dolci, torte e crostate) dolcificati con zucchero bianco e
contenenti latte e derivati del latte, mentre si possono mangiare con
moderazione i prodotti da forno che non contengono latte e che sono stati
dolcificati con i malti di cereali o con succo di mela. Evitare anche caramelle
e cioccolata.
Eliminare
completamente il latte e tutti i derivati del latte: burro, formaggi (di
tutti i tipi, anche quelli magri), mozzarella, stracchino, ricotta, yogurt,
besciamella, gelati di qualunque tipo.
L’uso
del latte e dei latticini di origine animale in alimentazione umana ě una
follia imputabile al consumismo della moderna societá occidentale, poiché latte
e latticini non sono alimenti adatti a persone adulte: gli animali nutrono i
loro piccoli con il latte soltanto fino al momento dello svezzamento, non
proseguono anche nell’etá adulta come invece fanno gli uomini.
Quanto
al discorso del calcio contenuto in latte e formaggio, nessuno studio
scientifico ha mai dimostrato che piů si beve latte e piů si assume
calcio: affinché l’organismo umano assuma il calcio contenuto nel latte ě
necessario che esso sia presente in un rapporto con il fosforo di 2 a 1 o
superiore, come nel latte umano, mentre nel latte di mucca il rapporto tra
calcio e fosforo č 1 a 1. Poiché latticini e formaggi acidificano il sangue,
essi contribuiscono a intaccare le riserve di minerali contenute nell’organismo
(nelle ossa e nei denti).
Dall’abbinamento
di latticini e zuccheri semplici (zucchero bianco), si originano disturbi come
osteoporosi e carie.
Al
posto del formaggio, si scelga il tofu (“formaggio di soia”); al
posto del latte animale, si puó assumere, con moderazione, il latte di
riso. Evitare il latte di soia che ě indigesto, troppo raffreddante e
rappresenta uno scarto della lavorazione della soia.
Per la prima colazione del mattino: crema di riso (farina di riso giá pronta nei negozi specializzati, da stemperare in acqua e scaldare), creme di cereali vari (avena, orzo e via dicendo); latte di riso (non in modo continuativo); biscotti senza zucchero; caffě di cereali; tě bancha; gallette di cereali, fette biscottate e marmellate senza zucchero; occasionalmente, tortine o altri prodotti da forno senza zucchero e latte, burro o altri derivati del latte; tortine salate o focacce senza strutto, poco unte; succhi di frutta (non in modo continuativo); zuppa salata di cereali e verdure, o di sole verdure.
Preferire il pane integrale al pane bianco. Evitare schiacciate all’olio e altri prodotti da forno troppo unti. Eventualmente, una schiacciata all’olio deve essere poco unta e soprattutto non contenere strutto. Anche la pizza deve essere consumata con molta moderazione, giusto come “stravizio” una volta ogni tanto; in ogni caso, preferire le pizze poco lavorate, con poco pomodoro e poco formaggio.
Usare il sale con moderazione, e solo in cottura (quindi nella pentola un po’ di sale ě necessario, mentre ě meglio evitarlo a crudo come condimento). Preferire, anche in cottura, il sale marino integrale. Al posto del sale, come condimento a crudo, usare il gomasio (miscela di semi di sesamo tostati e sale marino integrale; talvolta si trovano miscele che includono anche minuscoli pezzi di alghe).
Ridurre il consumo di olio, anche dell’olio d’oliva di buona qualitá, poiché ě troppo grasso. Se non si vuole ricorrere agli oli piů leggeri, come quello di semi di sesamo o di semi di girasole (di buona qualitá, comprato in erboristeria), usare l’olio di oliva con moderazione, sia crudo che cotto. Durante la cottura con olio, tenere bassa la fiamma per evitare che l’olio raggiunga il punto di fumo e si alteri.
Come
condimento, sia a crudo che in cottura, si possono usare le salse di soia come
shoyu e tamari (quest’ultima piú indicata se si hanno intolleranze al
glutine). Evitare l’aceto di vino.
Sconsigliati i prodotti giá pronti per brodi, zuppe e minestre, soprattutto i “dadi” da brodo e le polverine contenenti glutammato di sodio. Per il brodo, usare il miso (fagioli di soia fermentati). Il miso ě un alimento altamente proteico, nutriente, che aiuta la digestione e dá ottimi brodi per zuppe e minestre. Il miso puó essere di orzo, di riso, di soia (il primo dal sapore piů delicato).
L’uso
corretto del miso ě il seguente: quando la zuppa ě a fine cottura, prendere 2-3
cucchiai della stessa acqua in cui si sono fatte cuocere le verdure o i
cereali, versarli in un bicchiere o in una tazza e stemperare in quell’acqua 1-2
cucchiaini di miso; quindi spegnere la fiamma e aggiungere la miscela alla
pentola, mescolare bene lasciando sobbollire ancora 1 minuto, infine togliere
la pentola dal fornello e servire. Il miso non deve bollire, pena la perdita
dei suoi principi nutritivi.
Eliminare, o comunque ridurre notevolmente, il classico caffě espresso e anche il tě tradizionale. Preferire invece l’orzo e i surrogati del caffě ricavati dai cereali e dalla cicoria e, soprattutto, anche per pasteggiare, il tě bancha giapponese e il tě kukicha (quest’ultimo ricavato dai rametti e chiamato anche tě di tre anni). Sia il tě bancha sia il kukicha hanno una bassissima percentuale di teina e caffeina. Evitare i tě aromatizzati (alla menta, al gelsomino, all’arancia, e via dicendo).
Ridurre il consumo di vino. Eliminare i liquori e le bibite gassate e zuccherate. Quanto ai succhi di frutta, consumarli con moderazione.
Eliminare gli snack salati confezionati (patatine fritte, bocconcini al formaggio e simili). Preferire le barrette di cereali e frutta secca, assicurandosi che non contengano né zucchero né miele, ma piuttosto malto di riso, di orzo, di mais, di miglio, oppure sciroppo di frumento, o anche succo di mela.
Le verdure possono essere consumate a sazietá; i cereali integrali anche, ma se si soffre di obesitá o si hanno problemi di peso, ě meglio non esagerare. La media consigliata, come detto sopra, ě il 50% del pasto per i cereali integrali e il 20-30 % per le verdure. Gli altri alimenti saranno invece consumati in quantitá minori.
Seguendo una dieta di questo tipo, si raccomanda di non esagerare con il bere, anche soltanto l’acqua: l’eccesso di acqua e di liquidi (anche i succhi di frutta e la frutta stessa, che contiene molta acqua) va a scapito dei reni, quindi si beva solo quando si ha veramente sete, non per abitudine.
Ě
preferibile inoltre assumere bevande calde o tiepide (il tě bancha e il tě
kukicha sono le bevande migliori, anche durante i pasti al posto di acqua e
vino). L’acqua fredda, e qualsiasi altra bevanda fredda, danneggiano i
reni.
Aumentando
il consumo di cereali e di verdure, riducendo i cibi infiammanti (carne rossa,
latticini e formaggi, uova, cibi di origine animale in genere) e le pietanze
troppo saporite, la sete diminuirá da sola.
Per conservare i cibi, sia in frigorifero che altrove, preferire i recipienti di vetro, pyrex e terracotta (tutti senza piombo), piuttosto che il metallo e la plastica. Per cuocere, usare preferibilmente acciaio inox, ghisa e ferro smaltato. Evitare l’alluminio e il rame. Evitare le padelle antiaderenti (il teflon ě tossico) e ricorrere a padelle di ghisa, di acciaio inox o di ferro. Assolutamente sconsigliato l’uso del forno a microonde.
Infine, si deve porre attenzione a consumare i pasti in un ambiente tranquillo e in modo rilassato, senza fretta.
5. AMMINISTRAZIONE
PUBBLICA / politica
La
politica ě di per se stessa una parola vecchia, che sa di sporco, di losco, di
unto. Propongo di non usare piú questo vocabolo. Il popolo deve scegliere delle
persone di grande capacitá e moralitá che lo rappresenti, che decida a suo
nome, facendo gli interessi del paese. Si dovrebbe votare i programmi non i
partiti. La destra e sinistra non va bene, altrimenti chi deve governare
prenderá necessariamente decisioni orientate da una parte, il che ě sbagliato,
si deve amministrare uno stato in modo equo per tutti e non per una parte. Ě
deprimente sentir dire ai politici di turno “ ho vinto le elezioni” come se fosse
un loro successo personale, come si fossero accaparrati un posto di lavoro
prestigioso o una commessa miliardaria. Ě tutto sbagliato, chi vince o perde,
in questo campo, ě sempre il popolo. Vince, se riesce a farsi governare da
persone capaci e oneste, perde in caso contrario. Chi spavaldamente dice di
aver vinto le elezioni ě come se ammettesse le proprie brutte intenzioni. Ě il
popolo che dovrebbe ringraziare l´amministratore eletto per aver accettato il
duro e difficile compito di rappresentarlo onestamente.
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